Il caso quirinalizio ha terremotato Forza Italia. E continua a
terremotarla. Il punto è atteso tra poche ore, alle 11.30 a Palazzo
Grazioli e alle 15, quando si terrà la riunione dei gruppi parlamentari.
Due summit presieduti da Silvio Berlusconi. E dove potrebbe mutare profondamente la linea del partito, pronto a
rompere definitivamente il Patto del Nazareno nonostante le (vaghe) rassicurazioni della vigilia. Ma il Cav punta il
dito anche contro il suo stesso partito, poiché profondamente insoddisfatto per la gestione della corsa al Colle e
dell'elezione di Sergio Mattarella.
Il duro scontro - Scricchiola, Forza Italia. Come scricchiolano i big, gli esponenti storici e di spicco. Nel pomeriggio
di martedì, dopo l'insediamento di Mattarella, c'è stato un vertice in cui Silvio avrebbe insistito sulla sua volontà di
"rottamare" il Patto del Nazareno. Di parere opposto Denis Verdini, del quale successivamente il Cav ha detto: "Mai
dubitato della sua fedeltà. Denis è sempre leale nei miei confronti e sono sicuro che lo sarà nei miei confronti".
Nel frattempo continuano le pressioni di Raffaele Fitto, che continua a ripetere che "bisogna azzerare tutto". Gli
azzurri, insomma, sono una polveriera.
Campagna acquisti - Ma non è tutto. A spingere Silvio al cambio di linea sul patto del Nazareno c'è anche una
pesante indiscrezione arrivata all'orecchio del leader di Forza Italia: il premier Matteo Renzi starebbe preparando
un nuovo gruppo parlamentare che potrebbe chiamarsi "Insieme per il 2018", nel quale vorrebbe far confluire
transfughi grillini, l'Ncd filo-governativo e, soprattutto, qualche esponente di Forza Italia. Insomma Renzi avrebbe
iniziato la sua campagna acquisti tra le fila azzurre. Una voce che ha letteralmente fatto infuriare Berlusconi:
dopo il tradimento sul Colle, infatti, Matteo vorrebbe far tradire anche alcuni suoi parlamentari. Troppo, per
proseguire col Patto. Il dialogo con Renzi, ora, sarebbe a forte rischio.